mercoledì 7 marzo 2012

GOJI IN ARRIVO!!!

Da ora puoi averle :)
le bacche di Goji sono finalmente arrivate!!

Sono golosissime! Le bacche di Goji hanno una forma ed una consistenza simile a quella dell’uva passa, Il gusto è delicato ma pungente e questo ne fa un ingrediente stuzzicante ed esotico per ricette sia dolci che salate. Possono essere gustate da sole, e sono ottime, ma possiamo preparare anche fantastici frullati di frutta, tè, insalate, torte e biscotti .
di seguito alcuni suggerimenti per un gustoso utilizzo di queste bacche "miracolose"per qualsiasi informazione a riguardo non esitate a chiamare!!


UNA COLAZIONE DA CAMPIONI
combinazioni di frutta secca, cereali, noci, frutta fresca, semi, da aggiungere al latte o allo yogurt, per una fantastica colazione o uno spuntino o una merenda, per adulti e bambini. Ad esempio possiamo mixare insieme 2-3 noci, 2-3 mandorle, qualche fetta di banana, un pugnetto di bacche di Goji disidratate, riso soffiato o cornflakes e versare il tutto in una bella tazza di latte bio parzialmente scremato o di yogurt bianco, sempre possibilmente biologico. Per lo spuntino del pomeriggio possiamo utilizzare yogurt al quale aggiungere pezzetti di cocco o di albicocca disidratati, bacche di Goji disidratate, semi di girasole, uva passa. Tanta energia e tante proprietà antiossidanti per uno spuntino semplice e gustoso. Per dolcificare possiamo utilizzare il miele che più ci piace o il succo di acero.

ENERGIA PER LA GIORNATA
preparato con tanta frutta fresca e bacche di Goji disidratate. Si versano nel frullatore quantità uguali di more, lamponi, mirtilli, mele, ciliegie o comunque la frutta di stagione che più ci piace e bacche di Goji disidratate. Si frulla per pochi secondi e poi si aggiunge succo di arancia , di melograno o di ananas. Infine, perché no!, una bella spolverata di cacao amaro bio o cannella in polvere.

PASTO COMPLETO
Gli ingredienti sono 2 tazze di riso integrale, mezza tazza di bacche di Goji disidratate, 6 tazze di spinaci, 1 tazza di piselli, 2 barbabietole, 1 tazza di fagioli, 600 grammi di petto di pollo tagliato a cubetti. Si cuociono i vari ingredienti e si mettono in ammollo le bacche di Goji per qualche minuto. Si mescolano insieme piselli, fagioli, riso e bacche, condendo con sale marino integrale ed un filo d'olio extravergine di oliva. Si dispongono al centro del piatto di portata le barbabietole a fette e sopra il petto di pollo e si condisce con olio e sale. Intorno adagiamo il mix di piselli, fagioli, riso e bacche. Un piatto bello da vedere e da gustare!


PER INFORMAZIONI:
t. 349 2893175 - 339 6631172


mercoledì 15 febbraio 2012

LA MAGIA DELLE BACCHE DI GOJI

Hai mai sentito parlare Li Ching Yuen? 
È la persona che ha vissuto più a lungo arrivando ad una età di 197 anni. Senza scherzi... la longevità del prof. Li Ching Yuen, 1736-1933, è una realtà documentata. 
E sapete come ha vissuto tanto? 
consumando regolarmente nel corso della sua vita bacche di Goji!

Da più di 1.000 anni le Bacche di Goji sono un alimento largamente consumato dalle popolazioni dell’Himalaya e del Tibet. Per i suoi benefici per la salute e le proprietà anti-invecchiamento, è stato acclamato da esperti e nutrizionisti “Tra le fonti di cibo più sane esistente sulla Terra”.
Oggi le Bacche di Goji sono molto apprezzate nel mercato Occidentale sopratutto in Inghilterra, Australia e Stati Uniti. Tra i prodotti più venduti ci sono: le “Bacche di Goji secche” ed il “Succo di Goji”, che si può trovare sia concentrato che miscelato con acqua o con altri succhi di frutta.
In Inghilterra le Bacche di Goji hanno avuto un enorme successo così che Tesco, la più famosa catena di supermercati del Regno Unito, distribuisce con ottimi risultati prodotti Goji come: tè, succhi concentrati, snack, barrette, capsule, marmellate e molti altri..
Molti appassionati del frutto di Goji apprezzano il loro sapore  paragonato a quello del mirtillo o un piacevole  incrocio tra una fragola e un lampone, sono molti gli utilizzi delle bacche di Goji in cucina. Noto come tipico ingrediente della cucina tradizionale asiatica, oggi trova il suo utilizzo in piatti e preparati di ogni genere.
Molti altri acquistano le piccole bacche Goji esclusivamente per la loro fama di alimento super-salutare e antiossidante.

Personaggi noti come Madonna, Mischa Barton e Elizabeth Hurley ne apprezzano pubblicamente i loro fantastici  benefici, e sapete perchè?
Nutrizionisti e ricercatori da tutto il mondo hanno recensito una classifica (Orac Test) degli alimenti più nutrienti e antiossidanti che esistono sul nostro pianeta.

I valori nutritivi del Goji
Le Bacche di Goji contengono più Beta-caratone delle carote, più ferro dei spinaci e più proteine dei cereali. Le Bacche di Goji contengono ben 21 tracce di minerali, incluso il germanio - un potente minerale traccia efficace nella lotta contro i tumori e che raramente si trova in altri alimenti naturali. Le bacche di Goji contengono 18 aminoacidi, Vitamina E, e 500 volte la quantità di Vitamina C di quella contenuta nelle arance. Vitamine B1, B2 e B6 che facilitano la costruzione di nuove cellule e il funzionamento del sistema nervoso.
In America e in Europa come in Oriente, i benefici delle Bacche di Goji vengono ampiamente riconosciuti. Il frutto in assoluto più nutriente che si trova in natura.
I benefici delle Bacche di Goji sono dimostrati in numerose ricerche mediche; aiutano a guarire dall’obesità, a prevenire il cancro e la degenerazione maculare dovuta all’invecchiamento, ripristinano la brillantezza dei capelli, attivano il sitema immunitario, aiutano a prevenire le nausee da gravidanza, vengono utilizzate per il trattamento di disfunzioni sessuali e infertilità... e non solo:
Il Betacatotene è un importante sostanza per il nostro corpo, che convertita in Vitamina A dal nostro organismo lo aiuta nella lotta contro le malattie cardiache e inoltre protegge la salute degli occhi e della pelle dai danni causati dal sole.
Le bacche di Goji sono una ricca fonte di vitamine del gruppo B, antiossidanti che forniscono energia all’organismo, fondamentali per il metabolismo ed essenziali al corretto funzionamento del sistema nervoso.
Le bacche di Gogi sono anche ricche di polisaccaridi, glucidi complessi che costituiscono la fonte principale di energia in una dieta bilanciata,inoltre contengono 18 tipi diversi di aminoacidi e sono un notevole fonte di potassio e di magnesio.

Benefici delle bacche di Goji
Queste delicate bacche rosse crescono spontaneamente nelle valli Himalayane, della Mongolia, del Tibet e nelle province della Cina dello Xinjiang e del Ningxia.
Il Lycium Barbarum (Bacche di Goji), vengono coltivate da migliaia di anni, sono considerate un elemento essenziale nella medicina tradizionale cinese e vengono usate tutt’ora per curare una vasta varietà di disturbi.
Chiunque guardi con attenzione alla storia dell’antica Cina, troverà molti riferimenti ai poteri curativi delle bacche di Goji e numerosi scritti di medicina tradizionale cinese descrivono il frutto del Goji come un potente rimedio anti-età, dalle grandi proprietà antiossidanti.


Bacche di Goji
La pianta miracolosa
Un curioso riferimento ritrovato, narra di un pozzo d’acqua nei pressi di un Tempio buddhista in Tibet.
Durante la dinastia Tang (circa 800 d.C.), questo pozzo era circondato da piante di Goji; gli abitanti del luogo che regolarmente si recavano al tempio per pregare, bevevano la sua acqua. Essi godevano di ottima salute, anche all’età di 80 anni non avevano capelli bianchi e non avevano perso neanche un dente. Le bacche di Goji che circondavano il pozzo cadevano nell’acqua, rendendola così “magica”.

    per informazioni su come avere le bacche di Goji scrivere a :
    associazionemicoriza@gmail.com
    o telefonare a Flaviana Orsini 349 2893175

    venerdì 4 novembre 2011

    UN TETTO TUTTO VERDE

    Photogallery
    Il Tetto verde (tetto vegetale o anche copertura vegetalizzata) è un concetto di copertura che utilizza della terra e dei vegetali al posto dell'ardesia, della tegola...
    Storicamente, la costruzione di coperture vegetali è una tradizione in molti paesi scandinavi ed europei. Il mix tra terra e vegetali attecchiti sui tetti permette di realizzare delle coperture relativamente ben isolate, protette dall'aria e dall'acqua, resistenti al vento e al fuoco. Il tutto tramite materiali facilmente disponibili. Assorbendo il calore, i tetti verdi riducono l'utilizzo degli apparecchi di raffreddamento degli edifici, oltre a filtrare l'aria inquinata, eliminando le particelle in sospensione nell'aria e l'anidride carbonica. Durante gli episodi di forti piogge, le città hanno spesso delle difficoltà ad evacuare l'acqua. Una superficie sufficiente di giardini sospesi aumenta considerevolmente l'assorbimento dell'acqua pluviale, alleviando così la rete fognaria. Inoltre, sulla scala di una città, questi tetti vegetali possono ridurre l'effetto di isola termica, e ridurre sensibilmente la temperatura della città in estate (questo perchè un manto erboso assorbe l'energia del sole,una superficie costruita la converte in energia termica).
    Alcune curiosità:
    • In Germania, durante gli ultimi 10 anni, il 10% dei tetti costruiti sono tetti verdi. Un sistema di punti concede una riduzione della tassa ambientale ai promotori immobiliari che progettano case con tetti verdi. A Berlino, ad esempio, la città prende a suo carico il 60% delle spese legate ai tetti ed all'impianto di trattamento delle acque pluviali.
    • In Giappone, la città di Tokyo esige che ogni costruzione che occupa più di 10.000 piedi quadrati (929m2) di terreno sia coperta di piante sul 20% della sua superficie.
    • Negli Stati Uniti, i tetti verdi sono stati a lungo associati a concetti marginali di architettura bioclimatica, nascosta e ricoperta di terra. Quest'architettura da riparo antinucleare non ha conosciuto una grande popolarità. L'arrivo di nuovi sistemi di coltura più leggeri e le nuove sfide ambientali hanno rilanciato l'interesse per questi tetti. Si parla ora di tetti duraturi che aggiungono qualità della vita alle costruzioni residenziali urbane.
    • In Canada, i progetti commerciali e residenziali che includono tetti vegetali sono ancora poco numerosi (una ventina nel Québec), ma i prodotti e la competenza sono ora disponibili, e numerosi baby-boomers si mettono a sognare di tetti-giardino e di prati fioriti per il loro condominio o il loro appartamento di città.
    • In Francia e in Italia, il concetto è quasi sconosciuto.


    TERRA COME PAVIMENTO

    I Mille Usi della Terra Cruda
    L’uso della terra cruda, recuperata localmente e impastata con tecniche tradizionali e innovative, permette di effettuare operazioni di recupero ecologiche e radicate nel territorio.

    Terra argilla creta limo fango Lehm Raw Earth Mud Terre Tierra, un materiale antichissimo parte dell’uomo (Adam = fatto di argilla) e usato dall’uomo da millenni come medicina e per costruire i propri ripari, ma anche luoghi simbolici e di culto. Utilizzata correntemente anche in Italia per edificare palazzi, scuole e chiese fino agli anni ’50, la terra è tornata recentemente in uso per le sue qualità ecologiche e bioclimatiche, che permettono di migliorare il microclima interno degli edifici con un materiale sano, senza emissioni tossiche e a bassissimo consumo energetico e impatto ambientale durante tutto il suo ciclo di vita.

    Le applicazioni della terra cruda nel recupero sono diverse, in quanto questo materiale si presta a numerosi e differenti usi, dagli intonaci alle pareti, dai pavimenti ai controsoffitti. I diversi sistemi di messa in opera permettono di passare dalla lavorazione industriale eseguita in gran parte da macchine su moduli standardizzati e superfici lisce e regolari, alla lavorazione esclusivamente manuale, che ne permette l’uso in contesti ove sia più facile reperire mano d’opera che strumentazioni meccaniche, o dove si scelga di dare maggior spazio ai costi della manodopera locale piuttosto che all’acquisto di prodotti prefabbricati e macchine. Questo consente una notevole riduzione dei costi nei casi di autocostruzione. L’uso del materiale allo stato plastico e con lavorazione manuale permette anche di modellarlo e realizzare pareti ed elementi decorativi.

    Esistono tre diverse tecniche per la realizzazione di pavimenti in terra cruda, con spessori effetti e sistemi di lavorazione diversi, ma tutti omogenei a gettata unica, senza il bisogno di fughe o giunti, anche per grandi superfici. L’applicazione d’intonaci in terra cruda nel recupero permette di migliorare notevolmente il microclima interno e regolare l’umidità relativa degli spazi abitati. Altri intonaci speciali, con sughero paglia fibra di lino e segatura, permettono invece di migliorare l’isolamento acustico, anche se lasciati grezzi o ruvidi.

    Attualmente sul mercato diverse ditte offrono intonaci pronti premiscelati con diversi tipi di composizione in relazione agli usi e con molte colorazioni e texture. Personalmente nei miei lavori prediligo l’uso di terre e materiali reperibili nelle dirette vicinanze dell’edificio, con talvolta l’inserimento di piccole quantità di argille o sabbie speciali. Questo consente di ridurre il più possibile i costi e l’impatto ambientale, dato dal trasporto del materiale, oltre a permettere un maggiore radicamento al luogo e talvolta importanti momenti di ricerca e scoperta del proprio territorio da parte dei proprietari, spesso coinvolti personalmente nella ricerca e nella scelta di quale terra usare, quale colore, di quale provenienza, quale parte del territorio e del paesaggio locale portare nella propria casa. 
    La terra si presta anche a lavorazioni speciali, modellata o messa in opera da artigiani o autocostruttori, permette di realizzare elementi particolari d’arredo. Tradizione e innovazione, tecnologia e poesia, costruzione ludica e spazi a misura d’uomo, costruire con la terra cruda permette tutto questo: dalla realizzazione meccanizzata facile e veloce di spazi High Tech ad alto risparmio energetico e basso impatto ambientale ad interventi modellati e studiati da ogni singolo abitante, creati costruiti e lavorati a mano come radicamento nel proprio territorio, consapevolezza del sito e della casa come luogo dell’anima.

    lunedì 10 ottobre 2011

    FACCIAMO IL PANE CON LA PASTA MADRE

    Fare il pane in casa è un’ esperienza meravigliosa, utilizzare la pasta madre lo è ancora di più.. ci accorgiamo che il pane che mangiamo è un’organismo vivente, non una semplice bustina di polvere lievitante da mescolare nell’impasto!

    COS’E’ LA PASTA MADRE?
    La pasta madre o pasta acida è appunto una famiglia di lieviti, i lieviti sono batteri.. batteri?? eh già! Questi microrganismi si riproducono alimentandosi di zuccheri semplici e di zuccheri complessi contenuti nell’amido delle farine; zuccheri che vengono trasformati principalmente in gas (l’anidride carbonica) e, in misura minore, in alcool (l’etanolo), in acido acetico, in acido lattico, in diacetile ed in acetaldeide.
    L’anidride carbonica prodotta durante la fermentazione fa aumentare il volume dell’impasto, ecco perchè lo vediamo lievitare! Se lasciassimo lievitare dell’impasto un pò più liquido in una ciotola lo vedremmo letteralmente fare le bolle!! Il glutine, grazie alla sua elasticità crea degli alveoli in cui si racchiude l’anidride carbonica che poi evaporerà durante la cottura, regalandoci un pane soffice , con un aroma inconfondibile e soprattutto salutare!

    PERCHE’ SALUTARE?
    Il pane fatto con la pasta madre è molto digeribile, questo perchè è formato da una famiglia di lieviti, che oltre a gonfiare l’impasto lo pre-digeriscono, operando quelle prime trasformazioni che altrimenti sarebbero a carico del nostro stomaco!
    Inoltre questi microgranismi sono gli stessi che popolano la nostra flora batterica intestinale!

    Anche il lievito di birra è un batterio (saccharomyces cerevisiae), esso è presente nel lievito madre insieme a tanti altri. E’ quello che più di tutti produce gas, per questo è molto usato industrialmente. La differenza fondamentale è che il lievito di birra usato da solo gonfia l’impasto e basta, non opera la fermentazione completa come accade con la pasta madre!

    CONSERVAZIONE
    La pasta madre ha bisogno di essere rinfrescata, cioè nutrita con farina e acqua, se la teniamo in un vaso di vetro in frigorifero dobbiamo darle da mangiare almeno una volta a settimana! può anche essere seccata, stendendone uno strato sottile su carta da forno finchè non si asciuga, dopodichè si fanno delle scaglie da conservare in un barattolo.

    RINFRESCARE LA PASTA MADRE
    La sera prima di fare il pane prendiamo la nostra pasta madre e le diamo da mangiare. (esempio: ho in frigo un barattolo con 250g di pasta madre, aggiungo acqua e farina fino a raddoppiarla di peso, cosi metà la uso il mattino dopo per il pane e l’atra metà la conservo in frigo per la volta successiva). Se usiamo la pasta madre secca consiglio di fare questo procedimento almeno un paio di volte per risvegliarla bene!

    UNA RICETTA PER IL PRIMO PANE
    1. Prendiamo una ciotola e mettiamo 250g di pasta madre (rinfrescata la sera prima di fare il pane)
    2. Aggiungiamo 320g di acqua tiepida e mescoliamo per ammorbidire la pasta madre
    3. Aggiungiamo 2 cucchiaini di sale e 20g di olio extravergine d’oliva
    4. Possiamo aggiungere al nostro pane quello che più ci piace, semi di ogni genere, olive, frutta secca...
    5. Infine mescoliamo 600g di farina 0. (sperimentando possiamo aggiungere diversi tipi di farina, semola, farro, segale... ricordandoci che quelle integrali usate pure non lievitano moltissimo!)

    COTTURA
    I forni a gas o elettrici domestici vanno benissimo, meglio sarebbe un forno a legna come quello che abbiamo costruito con la terra cruda!
    La temperatura si aggira intorno ai 180°C, il tempo di cottura varia in base alle dimensioni del pane, il trucco per capire quando sfornare è la doratura, e poi se bussate al centro della pagnotta dovrebbe suonare vuoto! Ricordiamoci di mettere un pentolino di acqua sul fondo del forno per non far seccare troppo il pane e dimentichiamoci della ventola! Ora non ci resta che rimboccarci le maniche , iniziare a impastare tutto e attendere pazientemente!        ......buon divertimento!